Il prelievo di sangue o prelievo venoso è una terapia medica e come tale va effettuata solo da personale sanitario specializzato.

Il prelievo ematico viene svolto introducendo in vena un ago, di solito nell’avambraccio, e in caso di impossibilità in zone sempre periferiche del corpo le quali presentino vasi sanguigni più visibili, quali il dorso della mano e il polso.

Nei bambini, in pazienti in chemioterapia o terapia anticoagulante e nei pazienti con difficoltà per l’individuazione dell’accesso venoso vengono utilizzati aghi butterfly, di lunghezza inferiore e di diametro uguale o minore all’ago normale. Gli aghi butterfly non sono utilizzati per procurare eventualmente meno dolore nel prelievo, come spesso si ritiene, ma sono un supporto efficace nei casi indicati solo per la maggiore maneggevolezza.

È importante instaurare con il prelevatore un rapporto di fiducia e dialogo per riportargli timori, la possibilità concreta di una perdita di sensi o il desiderio di eseguire il prelievo sdraiati sul lettino.

 

Preparazione al prelievo di sangue

Le accortezze da applicare prima di un prelievo ematico sono le seguenti:

  • osservare un digiuno di almeno 8/12 ore prima del prelievo evitando anche bevandefatta eccezione per l’acqua naturale
  • evitare di fumare al mattino prima del prelievo
  • non assumere alcool nelle 12 ore che precedono il prelievo
  • non assumere farmaci nelle 12 ore precedenti il prelievo ad eccezione di prescrizione obbligatoria del medico o assoluta necessità; segnalare comunque il tipo di farmaco assunto al prelevatore
  • nei giorni antecedenti il prelievo non modificare le proprie abitudini alimentari ed evitare l’eccessivo digiuno (oltre 24 ore) per la conseguente diminuzione di glicemia, colesterolo, trigliceridi, proteine, T3, T4 ed aumento di bilirubina, acido urico e creatinina
  • evitare sforzi fisici intensi nelle 24 ore precedenti il prelievo.

Nei seguenti casi si raccomanda l’assunzione di 2/3 bicchieri d’acqua di primo mattino e nell’ora che precede il prelievo di sangue:

  • pazienti in chemioterapia
  • pazienti in terapia anticoagulante (TAO)
  • pazienti con vene difficili

 

Accortezze post prelievo

Esistono alcuni accorgimenti da mettere in pratica subito dopo un prelievo di sangue:

  • mantenere il braccio disteso e la mano aperta, evitando di abbassarlo ed effettuando una pressione con il batuffolo di cotone sul punto di prelievo, senza strofinare, per almeno 5 minuti.
  • se il paziente assume farmaci anticoagulanti (Sintrom, Coumadin, Eparina, Clexane, Cardioaspirina), se è in chemioterapia o in stato di gravidanza e in stati fisiologici o patologici in cui la coagulazione risulti rallentata, l’accortezza dovrà essere maggiore e sarà necessario dunque che la pressione sul cerotto venga esercitata per 8/10 minuti
  • evitare di portare pesi e compiere sforzi con il braccio sul quale è stato effettuato il prelievo nei primi minuti successivi allo stesso
  • consigliamo a persone emotive, bambini e donne in gravidanza di fermarsi in sala d’attesa per alcuni minuti dopo il prelievo e di avvisare il personale di laboratorio in caso di qualsiasi disturbo.

Il prelievo ematico è comunque un evento traumatico per il vaso sanguigno ed è probabile la comparsa di fenomeni post traumatici quali ecchimosi (livido) o edemi (lieve gonfiore). Non allarmarsi dunque per queste evenienze poco gradevoli ma dalla prognosi benigna, Solitamente si tratta di una reazione di lieve entità, con completa risoluzione spontanea; qualora l’ematoma non dovesse risolversi spontaneamente, o dovesse accompagnarsi ad altri sintomi, è opportuno rivolgersi al proprio medico curante.